Il Coro diocesano nella Chiesa del Carmine per il convegno dell’Oiko
Era gremita, domenica sera, la Chiesa del Carmine. Con la celebrazione della Messa e con un Concerto del Coro diocesano diretto dal maestro don Biagio Mandorino si è dato il via al XIV Convegno Salvaguardia del Creato 2013 – ‘La famiglia educa alla custodia del creato’, tema proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana. Il Convegno è promosso dall’Associazione OIKOS in collaborazione con l’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Otranto.
Un bellissimo concerto! I canti polifonici eseguiti da questo coro che conta più di ottanta elementi, con la bravura e la sensibilità che lo contraddistingue, facevano da contappunto a brevi testi tratti da un discorso di Papa Francesco, affidati a voci recitanti.
In realtà, molto più che un concerto: una vera e propria meditazione, un momento di elevazione dello spirito, di corale preghiera.
Il Pontefice, citando il Primo Capitolo della Genesi -il libro sacro che racconta l’inizio della storia del mondo e dell’umanità -sottolinea che Dio “guarda alla creazione, quasi la contempla, e ripete: è cosa buona”. Il creato, nel disegno divino “è la casa dell’armonia e della pace”.
L’armonia iniziale, però, si è incrinata, è stata violata: “Quando l’uomo pensa solo a sè stesso, ai propri interessi e si pone al centro, quando si lascia affascinare dagli idoli del dominio e del potere, quando si mette al posto di Dio, allora guasta tutte le relazioni, rovina tutto; e apre la porta alla violenza, all’indifferenza e al conflitto”.
In profonda sintonia con il tema del Convegno, la fede biblica nella Creazione si ripropone in tutta la sua attualità, prospettandoci una natura da considerare come nostro ambiente vitale nel cammino verso la meta a cui Dio ci chiama. Una natura di cui siamo parte, con cui siamo solidali. Una natura di cui dobbiamo essere curatori, non despoti arbitrari, che possiede un valore che non deriva da noi, ma dal comune Creatore.
Occorre allora svincolarsi il più possibile da terrene brame di possesso, potere, dominio e affidarsi alla sapienza di Dio.
Luigi Rossetti